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La norma allo studio del Governo dovrebbe prevedere la possibilità di chiudere la causa senza pagare sanzioni e interessi, mentre l’imposta potrà essere più o meno defalcata a seconda delle situazioni. Secondo il progetto allo studio, se il processo è in secondo grado e il contribuente si è già visto dar ragione dalla Ctp, potrà pagare il 50% dell’imposta contestata. Se è in Cassazione e ha già vinto nei due gradi di giudizio precedenti, lo sconto sarà pari all’80% del tributo. Invece, nei casi di vittoria del Fisco o verdetto intermedio (ad esempio, quando la commissione ha ridotto l’imposta contestata), si dovrà arrivare a una conciliazione, fermo restando lo sgravio di sanzioni e interessi. E qui bisogna capire meglio i termini della conciliazione.
Quando invece è l’amministrazione ad aver vinto nei due gradi di merito, dovrebbe esserci solo lo stralcio delle sanzioni ed interessi. Il tutto dovrà ben conciliarsi con le iscrizioni a ruolo parziali.
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